Brand identity e packaging birra artigianale La Casa Di Cura
Aurora / dicembre 2nd, 2018 / 0 Comment
Packaging birra artigianale: tre paroline magiche che possono aprire un mondo immenso, variegato, che va dal minimal ai colori accesissimi, dal vintage al non convenzionale, toccando un pò tutti gli eccessi.
In questo ambito, dopo qualche anno in cui si è seguiti un determinato aspetto grafico, per cambiare la propria identità visiva costruita su di un significato e una storia precisi, ci vuole coraggio e fiducia. Fiducia, perché stai cambiando la tua immagine, e dovrai dire ai tuoi clienti che ormai riconoscono ad occhi chiusi le bottiglie della tua birra artigianale: “ehi, siamo sempre noi, ci siamo solo fatti più belli ed attuali per piacervi ancora di più”.
Questa premessa per dirvi che nell’ultimo anno ho lavorato al restyling di tutta la brand identity e del packaging del Birrificio La Casa Di Cura: un birrificio fondato nel 2013. Perché il nome la casa di cura? Dall’idea goliardica di curare i mali con le antiche proprietà benefiche della birra: in un mondo dove l’uomo consuma alimenti chimicamente alterati, la purezza della birra artigianale può incarnare una pozione curativa.
Perciò il loro logo era già dagli inizi rappresentato dal nuovo bastone di Asclepio: un serpente, simbolo della medicina e della conoscenza, attorcigliato al boccale di birra piuttosto che al bastone mitologico.
Sono partita da qui.
Puntando sul forte significato e legame del logo con il senso del birrificio, ho deciso di andare per sottrazione, cioè riprogettando il logo con il serpente che lascia intendere la forma del boccale di birra senza disegnare quest’ultimo.
Per il restyling del packaging invece ho voluto utilizzare colori più accesi e delle grafiche meno vintage, perché in mezzo a tante bottiglie nei frigoriferi di bar e locali volevo qualcosa che attirasse l’attenzione.
La cosa importante, però, è che non ho studiato le etichette ai soli fini estetici, ma ogni etichetta racconta l’anima della birra: come è nata, perché ha quel nome, una caratteristica speciale… Infatti, oltre che dal colore diverso, ogni birra è caratterizzata da un pattern che ho disegnato appositamente: la rappresentazione chimica della Tripelennamina per la Tripel, i lieviti speciali della TSO Mezzi, il luppolo per la monoluppolo TSO, il sangue per la Flebo, la proiezione di un cervello nella TAC, i neuroni nella Neuro.
L’altra peculiarità dell’identita visiva de La Casa Di Cura sono le illustrazioni personalizzate che ne rafforzano il carattere goliardico e la connessione con il potenziale pubblico. Sono partita dai due personaggi principali: l’infemiera, che aiuta a scegliere la terapia adatta sotto formato di birra artigianale e il matto, che va pazzo per la TSO!
Che dite, preferite la vecchia identità visiva oppure la nuova?